Cari lavoratori, non siete soli!

Nel mio precedente post ho indicato il lavoratore quale principale attore della sicurezza sul lavoro. Sono ancora e rimarrò sempre convinto di questo, ma per dovere di cronaca vi voglio presentare anche le altre figure che concorrono a formare la cultura aziendale in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Solo con l’impegno di tutti si possono ottenere risultati: pensate ad una catena, formata da tanti anelli. Se tutti gli anelli sono ugualmente resistenti, la catena tiene. Altrimenti, basta anche solo una piccola cricca in un anello, ed illustri colleghi ingegneri possono spiegarvi meglio il fenomeno, per arrivare alla rottura completa. Ed è così anche per la sicurezza: basta un comportamento errato di una persona o una mancanza di un direttore o una superficialità di un medico per far nascere nel “sistema sicurezza” una cricca che può diventare causa di rotture complete.

Ma allora questo “sistema sicurezza” da chi è formato? Chi sono gli artefici, nel bene e nel male, della cultura della sicurezza in azienda?

Il COSO 81 definisce obblighi e responsabilità di tutte le componenti interessate. Del lavoratore abbiamo già parlato, quindi vediamo le altre figure:

  1. Datore di Lavoro: c’è poco da spiegare. È il capo, colui che detiene la responsabilità dell’organizzazione. Che sia grande, media o piccola impresa, artigiani o commercianti, c’è sempre un Datore di Lavoro. Ed è colui il quale dovrebbe, e sottolineo dovrebbe, organizzare e definire la politica aziendale della sicurezza. Non ovviamente indirizzata al risparmio, ma incentrata sulla tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.
  2. Dirigenti: un gradino sotto al capo. Sono i responsabili di stabilimento, i direttori, coloro che fanno parte del management aziendale e che, insieme con il Datore di Lavoro, hanno il potere di spesa e di indirizzare e formare la gestione della sicurezza aziendale. Il COSO 81 prevede una certa libertà di movimento al dirigente, e di conseguenza anche obblighi e sanzioni.
  3. Preposti: il capo squadra. Quando in un controllo dell’ambiente lavorativo l’organo di vigilanza vi chiede “Chi è che vi dà gli ordini all’inizio della giornata?” vuol dire che sta individuando il preposto dell’organizzazione. Rispetto al dirigente non ha potere di spesa, ma tra i suoi obblighi c’è soprattutto quello di vigilare. Proprio perché “capo squadra”, ha la possibilità di organizzare la sicurezza della propria squadra soprattutto per quanto riguarda i comportamenti dei singoli lavoratori. Naturalmente deve essere colui che dà l’esempio!
  4. Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: alzi la mano chi conosce il nome dell’RLS (acronimo di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) della propria azienda? Pochi credo…Questa figura è stata introdotta dal COSO 81 per dare maggior peso ai lavoratori, garantendo loro una figura di riferimento che possa rappresentarli sulle decisioni aziendali in materia di salute e sicurezza nell’ambiente di lavoro.
  5. Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: questa figura rappresenta, insieme con il Medico Competente, il supporto necessario per il Datore di Lavoro per garantire il rispetto delle leggi e la coerenza delle misure di prevenzione e protezione aziendali individuate. È quindi un “esperto” della materia, che deve consigliare il Datore di Lavoro ma al tempo stesso garantire ai lavoratori la loro tutela. Può essere interno o esterno a seconda della grandezza dell’azienda, e risponde delle proprie azioni per perizia, prudenza e diligenza.
  6. Medico Competente: colui il quale svolge le visite ai lavoratori. Detto così, svilisce di molto il ruolo! In realtà il Medico ha la responsabilità di garantire, insieme con il RSPP (acronimo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) il rispetto delle norme sugli ambienti di lavoro e provvedere a fornire il giudizio di idoneità alla mansione nei casi previsti dalla legge.

Ci sono poi altre figure che vengono richiamate dal COSO 81, con obblighi e responsabilità importanti e compiti precisamente definiti. Sto parlando degli addetti antincendio, degli addetti al primo soccorso, del coordinatore della sicurezza, dei fabbricanti e progettisti ecc… Lascio a successivi commenti il dettaglio di questi ruoli.

Come detto all’inizio, tutte le figure devono concorrere insieme a costruire la politica della sicurezza. Ci sono molti modi per ottenere risultati attraverso tecniche e teorie specifiche, che verranno approfondite man mano. Di certo è che se il Datore di Lavoro lavora in ciabatte non si può pretendere che non lo facciano i lavoratori. Se l’RSPP non si mette il casco quando va nei cantieri non si può pretendere che i lavoratori lo mettano. Se il preposto perché deve finire in tempo un lavoro mette fretta al lavoratore non si possono chiudere gli occhi in caso di incidente. Se il dirigente per far bella figura davanti al Datore di Lavoro fa nascondere sotto i banchi i rifiuti non si può pretendere che gli altri non facciano altrettanto tutti i giorni.

Tutti, con il proprio comportamento, hanno responsabilità: fermarsi un attimo, guardare la propria azienda con occhi critici ed analizzare i punti da migliorare è un metodo facile e poco dispendioso a portata di tutti, chi per il proprio ruolo, e rappresenta la base di partenza per lavorare insieme verso il miglioramento della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Basta volerlo!

Cerchiamo di contagiarci a vicenda, sproniamoci a migliorare che i benefici sono sotto gli occhi di tutti!

Buona giornata a tutti voi, a vostra disposizione, Marco.